Pesca a feeder: definizione, attrezzature e consigli per appassionati

pescatore in una battuta di pesca a feeder

Tra le metodologie più affascinanti, e da un certo punto di vista moderne, si distingue la pesca a feeder, una pratica che richiede la giusta attrezzatura, destrezza tecnica, e una profonda conoscenza degli habitat acquatici e del comportamento dei pesci.

Che cos’è la pesca a feeder?

Nata ed evolutasi principalmente in nord Europa, in particolare in Gran Bretagna, dove ad oggi sono presenti alcuni dei principali marchi produttori di attrezzature per la pesca a feeder, nel corso degli anni questa tecnica di pesca si è ampiamente diffusa anche tra gli appassionati nostrani. Il nome deriva dalla specifica attrezzatura utilizzata, il “feeder” appunto, un pasturatore a forma di cestello che consente di distribuire le esche in modo preciso e costante sul fondo.

Non bisogna confondere la pesca a feeder (con il pasturatore) con la pesca a fondo o ledgering. Nella pesca a ledgering, il peso (il lead appunto) viene posizionato sulla lenza madre con una girella o con perline scorrevoli. Una volta lanciato il piombo, in questo modo è libero di scorrere lungo la lenza fino a raggiungere il terminale, dove è innescata la nostra esca.

Nella pesca a ledgering, inoltre, non si ha nessuna distribuzione di esche e pasture che attraggano i nostri amati pesci. Al contrario, nella pesca a feeder il pasturatore distribuisce il cosiddetto “fondo di pastura” in un’area di pesca ristretta, dove si troverà anche la nostra esca innescata sul terminale della lenza. In questo modo, si crea un’area di alimentazione concentrata sul fondo che attira i pesci verso il nostro punto di pesca, consentendoci di massimizzare le possibilità di successo.

Attrezzatura per la pesca a feeder

Canna da pesca, terminali e ami

Per praticare con successo la pesca a feeder, quindi, l’attrezzatura è essenziale. La canna da feeder è solitamente lunga dai 3,00 m (10 ft) ai 4,20 m (14 ft), ed è costruita in due o tre sezioni più il tip (cimino), che avrà il compito di segnalarci l’abboccata. Ha bisogno di una certa potenza per lanciare con precisione i pasturatori (feeder), poiché possono raggiungere pesi importanti (dai 10/15 gr fino a 200 gr e più). Per questo motivo non esiste una canna da feeder “universale” idonea per tutte le condizioni di pesca.

Così, per la pesca a corta/media distanza è consigliabile una canna da 10ft (3,00m) in grado di lanciare pesi sino ai 30gr a 30m da riva. Per la pesca a media distanza (sino ai 50m) è consigliabile una canna da 11/12ft (3,30 / 3,60m) con una potenza di lancio di 60gr. Per le pesche a lunga distanza infine (dai 60 ai 100m) la canna dovrà avere una lunghezza che varia dai 13ft (3,90m) ai 14ft (4,20m) e una potenza di lancio di 100gr.

Ma la lunghezza della canna varia anche in relazione al peso del pasturatore. Quando si devono affrontare forti correnti si avrà la necessita di utilizzare pasturatori molto pesanti, la canna ideale in questi casi deve avere una potenza di lancio di almeno 150gr e una lunghezza pari o superiore ai 13ft (3,90m).

Mulinelli

Proprio per la presenza del peso, e per la necessità di lancio a lunghe distanze, i mulinelli per la pesca a feeder devono essere robusti, con un’ottima frizione, anche se non devono avere un peso eccessivo per non sbilanciare la canna. Deve essere presente di un buon sistema di recupero, per gestire la pesca su lunghe distanze e resistere alle forti sollecitazioni durante il combattimento con il pesce.

Per le altre caratteristiche, la scelta del mulinello (così come quella della canna da pesca) dipende dal tipo di pesca che intendiamo fare e dall’ambiente, secondo le regole generali su approccio (light, medium, heavy), distanza (short, medium, long range) e altezza della riva rispetto al livello dell’acqua (bassa o alta).

Feeder

Il feeder (pasturatore) è l’altra componente essenziale in questa tecnica di pesca. Si tratta solitamente di un contenitore a forma di cestello, ma le versioni cambiano a seconda delle condizioni specifiche di pesca (dall’open-end, al cage feeder, ai block-end). Tutti avranno lo scopo di convogliare i bigattini, la pastura, i pellets, le granaglie che vengono rilasciati gradualmente nell’acqua per creare una traccia capace di attirare i pesci nelle zone di pesca.

Trucchi e conoscenze per la pesca a feeder

Oltre all’attrezzatura, però, nella pesca a feeder sono fondamentali anche la destrezza tecnica e la conoscenza dei pesci e del loro habitat. La scelta delle esche, infatti, è cruciale per attirare i pesci: tra le più efficaci vi sono pellet, granaglie, pastura e vermi, ma queste devono essere adattate alle specie presenti nel corpo d’acqua, e alle condizioni ambientali (come il periodo dell’anno, le condizioni metereologiche, e l’ambiente acquatico.

La sfida principale è presentare le esche sul fondo in modo efficace e naturale, sfruttando al meglio il feeder per distribuirle lungo tutta l’area di pesca, con pazienza e costanza. È fondamentale mantenere costante la concentrazione e sperimentare diverse strategie, per ottenere risultati soddisfacenti e vivere emozioni indimenticabili sulle rive di fiumi, laghi e canali di tutto il mondo.

Se quindi conoscenza e pazienza sono requisiti imprescindibili per la pesca a feeder, per l’attrezzatura (canne, mulinelli, e pasturatori) potete invece rivolgervi a Fishing Italia e ad Angelo, che è un appassionato pescatore agonista e tra l’altro è stato Campione del mondo della tecnica “pesca a feeder”, che saprà sicuramente darti tutti i consigli che ti servono per divertirsi e avere l’attrezzatura più adatta alle tue esigenze!